Giacomo Costa è un artista fiorentino classe 1970. Il suo lavoro di ricerca a confine tra fotografia ed arte digitale è stato esposto nel 2006 alla Biennale dell’Architettura di Venezia e al Centre Pompidou di Parigi, nel 2011 al museo di Arte Contemporanea di Seoul, successivamente al Leopold Museum di Vienna e al museo di Arte Contemporanea di Brisbane.
Annibale Siconolfi, conosciuto anche come Inward, è un artista, architetto e sound designer italiano, con base in Irpinia, che ha costantemente sperimentato con diverse discipline, dall’arte al suono, dall’architettura alle tecniche 3D. Questi aspetti trovano la loro sinergia nella visione creativa di vasti paesaggi urbani che esplorano le tensioni tra un futuro tecnologicamente avanzato e il ritorno alla natura.
Immaginatevi di trovarvi in Italia negli anni sessanta: nel pieno del suo fiorire, l’economia vola, l’industria brilla come mai era successo, i nostri marchi conquistano il mondo, e il mondo scopre la bellezza del made in Italy. Sono gli anni in cui le immagini di Mastroianni girate da Federico Fellini diventano il simbolo della bella vita e della bellezza in generale, gli anni in cui la Vespa diventa un simbolo di libertà, gli anni in cui Olivetti inventa di fatto le prime macchine calcolatrici domestiche, antesignane dei personal computer.
Difficilmente il tema dei diritti alle donne e dell’uguaglianza di genere, oramai ampiamente sdoganato anche con modalità non sempre appropriate e linguaggi talvolta discutibili, viene affrontato da artiste contemporanee, forse per il timore di cadere nella retorica o di non sapere approcciarsi in modo efficace ad una tematica che ancora oggi provoca domande. L’arte ha tuttavia il compito di leggere il reale e re-interpretarlo con codici espressivi individuali, a volte anche con il rischio di urtare il pensiero comune.
Negli ultimi anni abbiamo sentito parlare spesso di “metaverso”, soprattutto da quando, a ottobre del 2021, Mark Zuckerberg, il fondatore e proprietario di Meta, ha annunciato l’intenzione di cambiare il nome di Facebook Inc. in Meta, puntando tutto su questa tecnologia. Nonostante sia sulla bocca di tutti, in pochi sanno però spiegare cosa sia davvero e come funziona il metaverso.
Filippo Rosati è il Fondatore e Direttore artistico di Umanesimo Artificiale.
Dopo una laurea in marketing e strategia (MSc) presso l’Università Bocconi di Milano con double degree presso la Copenhagen Business School, ha lavorato in consulenza e in agenzie creative in Europa e in Asia. Dal 2017, anno in cui fonda Umanesimo Artificiale di cui è Presidente, si occupa di arte, scienza, tecnologia mediando tra le discipline ed esplorando le intersezioni tra arte, design, robotica, biologia, hacking, con un approccio sperimentale alla ricerca artistica e scientifica.
Bruno Zamborlin, PhD, è un rinomato ricercatore nel campo dell’intelligenza artificiale, imprenditore e artista, riconosciuto per aver rivoluzionato l’interazione uomo-computer attraverso le sue startup: Mogees, HyperSurfaces e HyperSentience. Il suo lavoro si concentra sulla trasformazione di oggetti e superfici di ogni materiale e forma in entità interattive e intelligenti tramite sensori di vibrazione.
Il corpo disteso lungo le curve morbide di una seduta circolare, gli occhi guardano avanti e poi su e ancora a destra e sinistra, per provare a non perdersi nessuna immagine e nessuna scritta delle animazioni rapide e rumorose che ricoprono il soffitto a cupola del planetario. Si ha la sensazione di familiarità, punzecchiata da un desiderio latente di estraneità, mentre immagini tratte dalla cultura popolare compaiono e scompaiono penetrando l’inconscio, all’interno della prima delle due opere immersive che l’artista Guerreiro do Divino Amor ha realizzato per il padiglione della Svizzera alla sessantesima edizione della Biennale arte di Venezia, curato da Andrea Bellini.
In che modo la Realtà aumentata delle tue opere interagisce con il pubblico? L’opera “Suspended Flow” di Vincenzo Marsiglia, esposta…
Come l’uso dei droni influenza la percezione del territorio e della società? L’avvento dei droni ha segnato una svolta epocale…