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Superare i Limiti: Intersections e l’Evoluzione del Marketing nell’Era dell’AI

di Manila Alfano

Oltrepassare i limiti quando i confini si sono già diluiti. 
È questo secondo Sergio Amati, direttore generale IAB Italia, l’approccio vincente per il futuro che ci aspetta ed è questa la filosofia che sta alla base di Intersections, il mega evento in programma a Milano il 29 e 30 ottobre all’Allianz MiCo: due giorni di conferenze, workshop ed esposizioni con speaker internazionali. Per la prima volta Iab forum, forte di una tradizione lunga ventidue anni unisce le forze con If Italian Festival. Un passo indietro? Proprio il contrario: l’idea è proprio quella di mostrarsi ancora più forti. “Non è più solo il nostro forum, ma l’appuntamento di più soggetti che vogliono contare di più, che vogliono fare rete”. Una scelta che è venuta praticamente naturale in un mondo in cui marketing, creatività e tecnologia nell’era dell’Ai convivono e confluiscono tra loro: diluendo appunto i loro confini. “Ci siamo resi conto, insomma, che era arrivato il momento di rendere sistemici questi due eventi che da troppo tempo si muovono in modo parallelo e farli finalmente confluire, e mandare così un segnale forte da parte della Industry”.

Perché, come spiega Amati, il mondo sta cambiando e anche molto velocemente, i ruoli tecnici e creativi stanno convergendo in modo sempre più evidente. “Vogliamo esplorare i cambiamenti profondi del mondo del marketing e comprendere come affrontare le sfide della trasformazione guidata dall’Intelligenza artificiale. Intersections è appunto il nome perfetto per definire questo mondo di intersezioni che svicola il più possibile da confini e limiti, dove le incursioni in mondi solo apparentemente distanti sono sempre più all’ordine del giorno. Un po’ come farà il premio Oscar per le musiche del film La vita è bella di Roberto Benigni, Nicola Piovani che verrà a illustrarci come musica e creatività e l’IA possono comunicare e crescere insieme. Ma non solo, a spiegarci ancora come creatività e tecnologia possono trovare un perfetto punto di congiunzione ci sarà anche Paola Antonelli, curatrice senior del Moma di New York. È a partire dal suo lavoro di digitalizzazione dei dati dell’intera collezione del Moma che è nata l’opera d’arte di Refik Anadol, tra i newmedia artist più influenti al mondo, l’artista turco ha riletto la storia dell’arte attraverso l’intelligenza artificiale racchiudendo 200 anni di storia in un’opera digitale”.

Festival Intersections, Ed. 2023. Courtesy of the Event organizers.
Perché ormai sentiamo continuamente parlare di Intelligenza Artificiale, perché è diventata così presente?

C’è una data che segna questo passaggio. È il 2022, quando esce Chatgpt, la chatbot che ha sviluppato OpenAI per rispondere alle domande degli utenti. Da quel momento assistiamo alla democratizzazione di questa tecnologia, così apparentemente facile ma così complicata al suo interno. È da lì che si attua un cambio definitivo: da un lato scaturisce una percezione completamente differente rispetto al passato, e dall’altra si intravedono enormi implicazioni concrete e quindi anche etiche. Il prima e il dopo si data a partire da questa scoperta.

come spiega Amati, il mondo sta cambiando e anche molto velocemente, i ruoli tecnici e creativi stanno convergendo in modo sempre più evidente

Prima c’erano stati esperimenti interessanti di utilizzo di Ai?

Tra i più discussi e clamorosi c’era stata la celebre partita a scacchi tra il campione Garri Kasparov e la macchina Deep Blue dell’IBM. Era il 1997, praticamente preistoria. La tensione era alle stelle, le aspettative enormi. Era la prima grande sfida uomo macchina. Il migliore contro un computer. Il campione del Mondo contro il calcolatore progettato per gli scacchi. Vinse Deep Blue. Fu clamoroso, ma rimase un episodio, non certo una rivoluzione come Chatgpt che impatta il mondo.

Computer "Deep Blue", ©IBM
L’Ai faceva meno paura: oggi perfino uno dei suoi padri, il Premio Nobel Geoffrey Hinton, si dice pentito. Dobbiamo preoccuparci?

Si la storia è ormai nota. L’anno scorso abbandonò Google per denunciare il pericolo. Difficile, secondo lui, tenerla a bada e sotto controllo ed è difficile impedire ai malintenzionati di usarla per scopi negativi. Ma per questo è importante imporre regole ferree. Forti, etiche. Il tema delle regole e dei limiti in questo caso è fondamentale. Con una premessa: la tecnologia può essere sommariamente divisa in semplice, come può essere uno strumento, un martello o una clava; poi c’è la tecnologia automatica come ad esempio il computer, e infine la tecnologia autonoma dove per la prima volta non si limita più da un input, ma produce un output complesso. Ecco perché le regole, la supervisione umana, la regolamentazione, sono elementi fondamentali. Consiglio sempre un libro, scritto da Massimo Chiriatti, Incoscienza artificiale. Se pensiamo che una macchina intelligente sia in grado di prendere decisioni al posto dell’uomo, stiamo sbagliando. Anche se sempre più sofisticate le macchine restano meri esecutori di istruzioni impartite da noi. Saremo ancora noi a decidere. La sfida sarà piuttosto essere capaci di governare l’enorme potenziale tecnologico che abbiamo tra le mani. L’intelligenza artificiale non diventerà intelligenza umana. Io sono ottimista. Continuo a vedere l’Ai un’opportunità incredibile che va gestita e regolamentata piuttosto che un mostro da cui lasciarsi spaventare. 

Final Miner, 2022, custodia in acrilico, monitor LED, impianto di mining Ethereum (scheda madre, tre unità di elaborazione grafica (GPU), batteria, hard disk, sistema operativo Windows), 49 x 34 x 27 cm. ©João Enxuto, Erica Love.
Manila Alfano

Giornalista per il quotidiano il Giornale dal 2004 al 2024; si occupa di esteri e di cronaca. Si è laureata in filosofia morale, con una tesi su Minima Moralia e la Scuola di Francoforte. Collabora con il Giornale Il Foglio Donna Moderna e The Bunker. Ha collaborato con la società Fremantle per la realizzazione di documentari. Nel 2019 ha pubblicato il libro “Sembrava impossibile”, Storie di imprenditori di successo (Wise society) nel 2022 ha pubblicato il volume “Cent’anni da Principe” (Forma edizioni) e nello stesso anno “Una marcia in più”, Storie italiane di imprenditrici di successo (Wise society). Nel 2023 ha pubblicato “La lunga notte di Vicarello” (Jaba book) Insegna Comunicazione sportiva all’università Iulm di Milano. È membro dell’international Women’s Forum.

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