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Miao Ying e la Post-Internet Art

di Camilla Fatticcioni

Miao Ying è un’artista digitale cinese appartenente alla corrente della Post-Internet Art. I suoi lavori riflettono il web e le sue ripercussioni sulla società, con uno sguardo critico e alle volte ironico sulla censura del “Great Firewall” cinese.

Il termine Post-Internet Art è stato introdotto nei primi anni duemila per evidenziare l’impatto e l’influenza di Internet nel mondo dell’arte. Questo neologismo descrive un tipo di arte che nasce “dopo aver vissuto l’esperienza online”, ovvero un’arte che riflette il web e le sue ripercussioni sulla società. In breve tempo, il concetto si è diffuso ampiamente, arricchendosi di nuovi significati, interpretazioni e usi, talvolta anche impropri: da semplice descrizione di una condizione culturale, è presto diventato un’etichetta generica, spesso applicata a una generazione di artisti influenzata dalla cultura digitale. Molti artisti cinesi negli anni hanno aperto la loro riflessione sulle estetiche dell’internet cinese perché uniche e diverse da quelle generalmente conosciute in occidente, trasformando il modo d’utilizzare il web e la tecnologia per fini artistici. In particolare, l’artista Miao Ying (1985, Shanghai, Cina) ha aperto una riflessione sulla comunicazione digitale in Cina e sul condizionamento imposto dalla necessità di assecondare o aggirare la censura del Governo.  Miao Ying fa parte della prima generazione di artisti cinesi contemporanei cresciuti con Internet, la riforma economica cinese, la politica del figlio unico e  la possibilità di studiare all’estero, ed è nota per i suoi progetti e scritti che accostano la tecnologia e le ideologie occidentali alla Cina contemporanea.

Holding a Kitchen Knife to Cut Internet Cable, 2015 -courtesy of the artist

La distinzione tra Internet cinese ed Internet globale è essenziale nella comprensione dell’arte di Miao Ying. In Cina, il Great Firewall serve a bloccare pagine web come Facebook, Google, Wikipedia, Youtube e Instagram, alle quali è possibile accedere dal paese solamente grazie all’uso delle reti VPN. Dall’altra parte, i social media cinesi come Weibo e WeChat spesso censurano alcuni argomenti e parole ritenute sensibili. I netizen cinesi, nel loro tentativo di aggirare la censura, con il tempo hanno elaborato un linguaggio ed una cultura del web unici.

Rivisitando il rapporto contemporaneo dei giovani utenti con la tecnologia, la produzione artistica di Miao Ying si concentra sull’impatto di internet nella vita quotidiana. Con ironia, l’artista descrive la sua passione e interesse per l’estetica digitale come una Sindrome di Stoccolma per il Great Firewall cinese.

È proprio questo tipo di cultura che l’artista esplora in una delle sue installazioni video più famose: Holding a Kitchen Knife to Cut Internet Cable, presentata alla biennale di Venezia nel 2015. L’opera prende ispirazione da una poesia trovata online dall’artista. In questa opera digitale viene mostrata la simulazione di alcune pagine web censurate dal Great Firewall, decorate da GIFs animate e frasi liriche e sentimentali a indicare la relazione romantica tra l’artista e il web.  Il tutto ha un’estetica dal font kitsch in stile WordArt, che l’artista definisce “stile animato 3D Taobao”, facendo riferimento ad una delle piattaforme di shopping online più popolari in Cina.

la produzione artistica di Miao Ying si concentra sull’impatto di internet nella vita quotidiana. Con ironia, l’artista descrive la sua passione e interesse per l’estetica digitale come una Sindrome di Stoccolma per il Great Firewall cinese.

Sempre facendo riferimento alle operazioni di censura sul web, nel 2016 Miao Ying ha creato una mostra online per il New Museum di New York, concetto estremamente innovativo negli anni pre-Covid:  Chinternet Plus . Il progetto consiste nella realizzazione di un sito web “contraffatto” che si ispira alla strategia Internet Plus proposta dal primo ministro cinese Li Keqiang nel 2015 per stare al passo con le nuove tendenze dell’informazione, prevendendo l’applicazione delle tecnologie informatiche e digitali nelle industrie tradizionali. Miao Ying descrive questa iniziativa del Governo “tutto stile, nessuna sostanza” e di conseguenza con Chinternet Plus crea una parodia con un sito web pieno di linguaggio senza senso e GIFs.  Da nessuna parte in Chinternet Plus vengono menzionati piani effettivi o politiche precise; in sostanza è tutto un sotterfugio, costituito da immagini falsificate, loghi e termini privi di significato.

In un suo progetto più recente, Love’s Labour’s Lost (2019), Miao Ying si riprende mentre raccoglie lucchetti dell’amore attaccati ad una ringhiera di metallo a Parigi. Il video vuole servire come metafora dell’utilizzo di una rete VPN per aggirare il Great Firewall. L’opera video è accompagnata da Love’s Little Wall,  una gabbia in legno a forma di cuore con all’interno una foto della Grande Muraglia Cinese. Il tutto rappresenta una metafora del Great Firewall, muro che separa l’Internet Cinese da quello globale, in sostanza come la Grande Muraglia in antichità difendeva la Cina dalle invasioni straniere. Secondo Miao Ying i muri, indipendentemente dalla loro forma e natura, possono essere superati, in un modo o nell’altro.

Negli ultimi anni il suo lavoro si è concentrata sull’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale (IA), come nell’opera digitale divisa in due capitoli Pilgrimage into Walden XII (2020-2022), che si svolge in una terra magica fantasy medievale chiamata Walden XII. L’opera, diretta da Miao Ying, è stata scritta dall’intelligenza artificiale GPT3 e simulata su un motore di gioco. Il nome Walden XII fa riferimento a “Walden Due”, un romanzo utopico scritto dallo psicologo comportamentale B.F. Skinner su una società in cui il comportamento perfetto viene raggiunto come risultato di un condizionamento positivo rafforzato dei comportamenti desiderati, soddisfacendo al contempo i bisogni fondamentali dei cittadini. In una struttura simile a quella della chiesa medievale, Walden XII è un’architettura viva e tecnologicamente aumentata che, raccogliendo dati dai suoi cittadini, premia o punisce in base al punteggio di comportamento.

Internet e le nuove tecnologie digitali sono il riflesso di una società in veloce sviluppo, in costante ricerca di nuovi strumenti di comunicazione, dalle GIFs animate all’IA capace scrive per noi un racconto. Tutto diventa specchio delle nostre necessità di espressione online, e non solo. In un’epoca satura di immagini e input digitali, il web è orami da diversi anni al centro delle nostre vite.  In questo contesto è significativa la citazione di Miao Ying inserita all’interno di Chinternet Plus: “La pubblicità drammatica non è mai troppa per vendere un’ideologia contraffatta. Siate pesanti sull’immagine; l’illuminazione. Gli effetti speciali e lo sfondo sono importanti quanto il prodotto stesso. Valorizzano molto il prodotto. L’occhio dello spettatore non deve riposare. Inserite nell’estetica il maggior numero di contenuti possibile. Di più è meglio”.

Camilla Fatticcioni

Studiosa di Cina e fotografa. Dopo la laurea in lingua Cinese all’università Ca’ Foscari di Venezia, Camilla ha vissuto in Cina dal 2016 al 2020. Nel 2017 inizia un master in Storia dell’Arte alla China Academy of Art di Hangzhou interessandosi di archeologia e laureandosi nel 2021 con una tesi sull’iconografia Buddista delle grotte di Mogao a Dunhuang. Combinando la sua passione per l’arte e la fotografia con lo studio della società contemporanea Cinese, Camilla collabora con alcune riviste e cura per China Files la rubrica Chinoiserie.