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L’ascesa delle Città Intelligenti in Cina

di Camilla Fatticcioni
Le Smart Cities cinesi devono essere ecologiche, sicure e, principalmente, controllate.
 

In alcune nuove stazioni della metropolitana a Pechino, i cittadini non devono più utilizzare una carta, scansionare il proprio smartphone o acquistare un biglietto. In pochi secondi, i tornelli della metro si aprono grazie a una rapida scansione del volto del passeggero. Inoltre, all’interno delle stazioni, grandi schermi mostrano in tempo reale l’affollamento di ciascuna carrozza, permettendo ai passeggeri di scegliere su quale salire. Questo è solo un piccolo assaggio della vita quotidiana in una Smart City, ovvero una “Città Intelligente”.

La Cina guarda al futuro cercando di rimediare all’impatto ambientale e all’inquinamento causati dalla rapida crescita economica e industriale degli ultimi 30 anni. Lo sviluppo delle Smart Cities integra tecnologie avanzate come l’Intelligenza Artificiale (IA), l’Internet delle cose (IoT), i big data e il cloud computing in vari settori, come i trasporti e la sicurezza pubblica. Città come Pechino, Shanghai, Guangzhou, Shenzhen e Hangzhou sono oggi all’avanguardia nell’adozione di tecnologie avanzate e approcci innovativi alla pianificazione e alla gestione urbana.

YOLO Model for facial recognition.

Internet delle cose

L’Internet delle cose descrive reti di oggetti di uso quotidiano, tra cui veicoli ed elettrodomestici, che sono collegati a Internet e possono comunicare tra loro. Siamo già familiari con il concetto di Smart Home, dove è possibile impostare anche a distanza l’accensione di termostati e di alcuni elettrodomestici. Immaginate di vivere in una città in cui tutto è gestito secondo questo principio. A Guangzhou, ad esempio, schermi mostrano in tempo reale le immagini degli alberi che crescono, mentre il livello di umidità del terreno viene monitorato tramite sensori. Tutte queste informazioni vengono caricate in un sistema di gestione intelligente che consente di curare gli alberi della città in modo adeguato.

Allo stesso modo, in Cina esistono negozi in cui è possibile fare acquisti senza passare per una cassa: puoi entrare, prendere dagli scaffali ciò di cui hai bisogno e uscire. Grazie al riconoscimento facciale, il costo dei prodotti acquistati viene direttamente addebitato sul conto bancario. Dal miglioramento dell’efficienza nel settore manifatturiero e dei trasporti, fino al potenziamento dell’assistenza sanitaria e dell’automazione domestica, l’uso della tecnologia IoT sta diventando sempre più rilevante per contribuire a snellire i processi, ridurre i costi e velocizzare lo sviluppo delle Smart Cities cinesi.

Le applicazioni di riconoscimento facciale non sono una novità in Cina e sono essenziali per lo sviluppo delle Città Intelligenti. Durante la pandemia da Covid-19, questa tecnologia ha avuto un ulteriore impulso grazie a un codice che tracciava la cronologia dei viaggi e degli spostamenti dei cittadini. Ma la tecnologia di riconoscimento facciale non si limita ai trasporti. Anche se recentemente il Governo ha posto un freno all’utilizzo del riconoscimento facciale negli hotel, aeroporti e musei per scopi commerciali, ad oggi questa tecnologia viene ampliamente utilizzata nel settore della sicurezza per raccogliere dati in tempo reale. Gli algoritmi di riconoscimento 3D facciale sono sempre più avanzati e in grado di ottenere corrispondenze precise, rilevando l’identità di una persona anche quando il volto non è completamente visibile. Questa tecnologia può anche analizzare la forma del corpo e il colore dei vestiti per identificare una persona e aiutare la polizia a prevedere comportamenti a rischio in base ai movimenti.

La Cina guarda al futuro cercando di rimediare all’impatto ambientale e all’inquinamento causati dalla rapida crescita economica e industriale degli ultimi 30 anni

L’esempio di Xiong’an

A metà strada tra Pechino e Tianjin, Xiong’an rappresenta l’idea di Smart City per eccellenza, secondo i piani del Partito. È una città di 2,5 milioni di abitanti che si propone come modello per il futuro delle Città Intelligenti in tutta l’Asia. Nonostante si trovi in una delle aree più inquinate del mondo, l’obiettivo è quello di trasformarla in un esempio di sostenibilità urbana. Da quando il progetto è stato annunciato nell’aprile 2017 dal Comitato Centrale del PCC e dal Consiglio di Stato, Xiong’an è stata al centro delle discussioni tra imprenditori, ingegneri, sviluppatori di intelligenza artificiale e funzionari governativi.

Il piano mira a ridurre la pressione su Pechino, spostando alcune delle sue funzioni amministrative e trasformando Xiong’an in un centro di innovazione, focalizzato su aria e acqua pulite. Negli ultimi sette anni, la città ha compiuto progressi significativi, diventando un punto di riferimento nello sviluppo coordinato della regione di Pechino-Tianjin-Hebei. Tra i progetti principali, spiccano il collegamento ferroviario ad alta velocità con Pechino e il National Trade Center, che evidenziano i progressi compiuti nella connettività dell’area.

Le priorità di Xiong’an si concentrano su settori avanzati come le tecnologie dell’informazione di nuova generazione, la bio-produzione e i materiali avanzati. La città sta promuovendo sette filiere tecnologiche chiave, tra cui internet satellitare e veicoli intelligenti. Entro il 2035, l’obiettivo è che Xiong’an diventi un modello di modernizzazione socialista, caratterizzato da uno stile di vita ecologico, un’economia aperta e innovativa, tecnologie avanzate e un’alta qualità della vita.

La vita semplificata nelle Smart Cities

Il mese scorso, un articolo di Xinhua News riportava che “i visitatori stranieri sono stupiti dalle strutture delle smart city cinesi”. Tuttavia, già molto prima della pandemia, ci sorprendevamo di quanto in Cina fosse possibile fare tutto a portata di un click sul proprio smartphone: uscire di casa senza telefono è impensabile, visto che grazie ad app come WeChat e Alipay è possibile fare qualsiasi cosa, dai pagamenti nei negozi alle prenotazioni di voli e hotel.

Negli ultimi mesi, sono diventati virali online i video dei robot che consegnano ordini d’asporto direttamente nelle camere di hotel, così come i viaggi tra l’Aeroporto Internazionale di Pechino e il distretto di Yizhuang in taxi-robot autonomi (sebbene supervisionati da un conducente per ragioni di sicurezza). Il processo di digitalizzazione delle città cinesi va avanti da diversi anni e ha compiuto passi da gigante. Entro il 2027, la Cina prevede di registrare progressi significativi nella trasformazione digitale delle aree urbane e di aver costruito una serie di città vivibili, resilienti e intelligenti.

Camilla Fatticcioni

Studiosa di Cina e fotografa. Dopo la laurea in lingua Cinese all’università Ca’ Foscari di Venezia, Camilla ha vissuto in Cina dal 2016 al 2020. Nel 2017 inizia un master in Storia dell’Arte alla China Academy of Art di Hangzhou interessandosi di archeologia e laureandosi nel 2021 con una tesi sull’iconografia Buddista delle grotte di Mogao a Dunhuang. Combinando la sua passione per l’arte e la fotografia con lo studio della società contemporanea Cinese, Camilla collabora con alcune riviste e cura per China Files la rubrica Chinoiserie.