LA RIVOLUZIONE ALGORITMICA
DeepSeek: L’AI Cinese che sfida l’egemonia Occidentale
di Francesco D'Isa
Uno sguardo critico e filosofico sull’intelligenza artificiale e la sua influenza su società, cultura e arte. La rivoluzione algoritmica si propone di esplorare il ruolo dell’AI come strumento o co-creatore, interrogando i suoi limiti e potenzialità nella trasformazione dei processi conoscitivi ed espressivi.
La Cina, spesso trascurata nella corsa all’innovazione AI, sorprende il mondo con DeepSeek-V3: un modello di intelligenza artificiale open source che riesce a competere con i colossi americani.
Pur non toccando del tutto le performance di ChatGPT, ci si avvicina sensibilmente, consumando un decimo dell’energia. Questa particolare attenzione all’efficienza potrebbe dipendere dai limiti imposti alla Cina per l’accesso ai chip di fascia alta, che spingono i ricercatori a puntare tutto sull’ottimizzazione energetica. Parallelamente, Deepseek ha svelato anche Janus Pro, il loro modello più avanzato di generazione d’immagini, non entusiasmante ma interessante, perché costruito come DeepSeek in gran parte su dataset sintetici, con una ratio addirittura 1:1. Un approccio affascinante, soprattutto per chi pensava che questi “avvelenassero” i materiali di training.
Sul fronte dell’open source, DeepSeek-V3 adotta una licenza persino più aperta di Llama (l’LLM di Meta). Non stupisce quindi la dichiarazione di Yann LeCun, capo della divisione AI di Meta, secondo cui non sarebbe una “vittoria della Cina” ma una “vittoria dell’open source”: una frase che lascia trapelare qualche timore di rimanere indietro. Mentre le big tech occidentali inseguono modelli sempre più grandi (e affamati di energia), la ricerca cinese lavora su soluzioni più sobrie, capaci di ridurre i consumi fino al 90%. Resta in parte il nodo della trasparenza: Deepseek rilascia il codice, ma non i dati di training. Solo progetti più piccoli e “innocui” (come Minerva) rischiano apertamente, perché la normativa sul copyright non è ancora chiara in merito e la denuncia è sempre dietro l’angolo.
Se poi si toccano argomenti politicamente sensibili – da Trump a Gaza, fino al tema delle persone trans – DeepSeek si mostra apparentemente allineato al mercato occidentale, ma se la questione riguarda la politica cinese, le risposte si bloccano. C’è chi si scandalizza, ma va ricordato che anche i LLM occidentali hanno la loro censura e bias, sono semplicemente un po’ più vicini al nostro mondo culturale. Non esiste né può esistere LLM senza bias, perché la società in cui nasce li ha inevitabilmente: l’unica soluzione davvero libera sono i software open source, perché modificabili e personalizzabili. E qui DeepSeek vince su molti concorrenti occidentali.
A chiudere il quadro c’è una preoccupata OpenAI, che lamenta presunte violazioni tramite la pratica della “distillazione” (usare un LLM per addestrarne un altro). Alcuni ironicamente scrivono che Altman si lamenta che “Deepseek ruba i dati che ha rubato”. È un dibattito interessante, perché lo scarico di responsabilità sull’eventuale infrazione originale mette a nudo l’inadeguatezza del diritto d’autore nell’era dell’intelligenza artificiale. L’esclusione di contenuti protetti, inoltre, non fa che aumentare i bias dei modelli, come confermano alcuni studi.
Francesco D’Isa
Francesco D’Isa, di formazione filosofo e artista digitale, ha esposto internazionalmente in gallerie e centri d’arte contemporanea. Dopo l’esordio con la graphic novel I. (Nottetempo, 2011), ha pubblicato saggi e romanzi per Hoepli, effequ, Tunué e Newton Compton. Il suo ultimo romanzo è La Stanza di Therese (Tunué, 2017), mentre per Edizioni Tlon è uscito il suo saggio filosofico L’assurda evidenza (2022). Le sue ultime pubblicazionio sono la graphic novel Sunyata per Eris edizioni (2023) e il saggio La rivoluzione algoritmica delle immagini per Sossella editore (2024). Direttore editoriale della rivista culturale L’Indiscreto, scrive e disegna per varie riviste, italiane ed estere. È docente di Filosofia presso l’istituto Lorenzo de’ Medici (Firenze) e di Illustrazione e Tecniche plastiche contemporanee presso LABA (Brescia).