«AGC nasce il 19 giugno 2020, in provincia di Napoli» mi dice Francesco, aka Cybersin, fondatore e A&R della label.
È la pandemia a innescare tutto: «Sentivo il bisogno di esprimere la mia visione e decisi di creare una serie di podcast. Affidai a x3nobaby la creazione del logo e insieme decidemmo il nome del progetto. Proposi a Wachita China di registrare il primo mix, e mi rispose la sera stessa: da allora la serie non si è mai interrotta. Dopo sei mesi eravamo una label.» x3nobaby si occupa invece  dell’identità visiva dell’etichetta per la quale ha scelto il mondo della grafica 3D.

Ma la strada di AGC non è stata priva di insidie. Pochi mesi fa, Francesco ha scoperto che su Bandcamp la sua label era stata clonata: un profilo identico vendeva brani generati dall’AI.
Uno scam in piena regola, e la piattaforma non ha dimostrato di essere pronta ad affrontare la faccenda. «Ci tengo a ringraziare tutta la community che ha segnalato il problema», dice. «Senza di loro quel profilo sarebbe ancora online. Bandcamp sosteneva che il clone non violasse termini e condizioni».

Da poco AGC è diventata un’agenzia di booking che gestisce artisti a livello internazionale. «Siamo ancora lontani dagli obiettivi che mi sono prefissato, ma sono orgoglioso di aver creato dal basso una community viva e che ama la musica».
Con un computer e tanta determinazione si può arrivare ovunque? «Per me sì, ma l’importante è la volontà di trasmettere ciò che si ha dentro».