Lo scorso luglio hanno incantato decine di migliaia di persone con l’opera site specific Nebula, realizzata per Videocittà, il festival della video-arte, in collaborazione con il maestro della musica elettronica, Giorgio Moroder, all’interno del Gazometro di Roma. Sono i Quiet Ensemble, un duo di creativi italiani specializzati in arte digitale e tra i più attivi creatori di installazioni immersive in Europa. Il duo, costituito da Fabio di Salvo e Bernardo Vercelli, ha partecipato ad alcuni dei più importanti festival internazionali come Noor Riyadh, Sonar e Signal, e indaga, con le loro opere, il rapporto, sempre più complesso e stratificato, tra uomo e natura.
Maria Azovtseva è nata nel 1977 a San Pietroburgo. La sua prima formazione è stata in pedagogia musicale, dove si è formata come direttrice di coro, e in seguito ha ottenuto una seconda formazione come culturologa. Nel 2015, un anno dopo l’annessione russa della Crimea, Maria ha lasciato la sua città natale per Tallinn, in Estonia. Dal 2023 vive e lavora a Firenze.
Giacomo Costa è un artista fiorentino classe 1970. Il suo lavoro di ricerca a confine tra fotografia ed arte digitale è stato esposto nel 2006 alla Biennale dell’Architettura di Venezia e al Centre Pompidou di Parigi, nel 2011 al museo di Arte Contemporanea di Seoul, successivamente al Leopold Museum di Vienna e al museo di Arte Contemporanea di Brisbane.
Annibale Siconolfi, conosciuto anche come Inward, è un artista, architetto e sound designer italiano, con base in Irpinia, che ha costantemente sperimentato con diverse discipline, dall’arte al suono, dall’architettura alle tecniche 3D. Questi aspetti trovano la loro sinergia nella visione creativa di vasti paesaggi urbani che esplorano le tensioni tra un futuro tecnologicamente avanzato e il ritorno alla natura.
Negli ultimi anni abbiamo sentito parlare spesso di “metaverso”, soprattutto da quando, a ottobre del 2021, Mark Zuckerberg, il fondatore e proprietario di Meta, ha annunciato l’intenzione di cambiare il nome di Facebook Inc. in Meta, puntando tutto su questa tecnologia. Nonostante sia sulla bocca di tutti, in pochi sanno però spiegare cosa sia davvero e come funziona il metaverso.
Filippo Rosati è il Fondatore e Direttore artistico di Umanesimo Artificiale.
Dopo una laurea in marketing e strategia (MSc) presso l’Università Bocconi di Milano con double degree presso la Copenhagen Business School, ha lavorato in consulenza e in agenzie creative in Europa e in Asia. Dal 2017, anno in cui fonda Umanesimo Artificiale di cui è Presidente, si occupa di arte, scienza, tecnologia mediando tra le discipline ed esplorando le intersezioni tra arte, design, robotica, biologia, hacking, con un approccio sperimentale alla ricerca artistica e scientifica.
Bruno Zamborlin, PhD, è un rinomato ricercatore nel campo dell’intelligenza artificiale, imprenditore e artista, riconosciuto per aver rivoluzionato l’interazione uomo-computer attraverso le sue startup: Mogees, HyperSurfaces e HyperSentience. Il suo lavoro si concentra sulla trasformazione di oggetti e superfici di ogni materiale e forma in entità interattive e intelligenti tramite sensori di vibrazione.
Eki è un magazine d’arte semestrale, redatto in inglese e in italiano, dedicato a chi ama la luce, la studia…