La promessa originaria di Internet, ossia uno spazio libero e aperto di aggregazione e partecipazione democratica, è stata tradita. È questa la tesi al centro del saggio Riavviare il sistema. Come abbiamo rotto Internet e perché tocca a noi riaggiustarla del giornalista e consulente esperto di media e tecnologia, Valerio Bassan, pubblicato da Chiarelettere nel 2024.
Assistere a una performance di NONOTAK è un’emozione diffAd inaugurare l’ottava edizione di Fotonica, festival romano delle audio, visual e digital art, è un’installazione dell’artista ungherese David Szauder, che si ispira niente meno che a un’opera iconica del pittore, fotografo, designer e teorico costruttivista László Moholy-Nagy, Light Prop for an Electric Stage.icile da dimenticare. L’unione di elementi diversi (luci, suoni e spazio) dà vita a un’esperienza visiva e sensoriale gli spettatori unica, immersiva e avvolgente.
Assistere a una performance di NONOTAK è un’emozione difficile da dimenticare. L’unione di elementi diversi (luci, suoni e spazio) dà vita a un’esperienza visiva e sensoriale gli spettatori unica, immersiva e avvolgente.
A differenza delle grandi invenzioni del passato, che erano tangibili e visibili, gli algoritmi operano in modo opaco, nascosti dietro un complesso linguaggio matematico. In un momento storico in cui queste entità digitali non solo osservano, ma influenzano le nostre vite quotidiane la necessità di fare luce su questi meccanismi è diventata una necessità. Claudio Agosti (vecna) nasce come hacker autodidatta nel secolo scorso, e la parte della sfida che lo affascina è come l’umanità può utilizzare la rete come strumento di liberazione e disintermediazione. Per questo, crittografia, peer to peer, aggiramento della censura e critica al potere nel digitale sono il suo pane quotidiano.
Un cane robot esegue una coreografia mentre un laser proietta su una parete d’acciaio frasi in inglese e in italiano apparentemente indecifrabili. Non siamo in un film di fantascienza, ma al MAXXI, più precisamente al primo piano del museo, nella sala Gian Ferrari, all’interno di un montacarichi. La performance a cui stiamo assistendo, in realtà, fa parte dell’opera ASSENZAHAH ESSENZAHAH (2024), realizzata da Riccardo Benassi per il MAXXI BVLGARI PRIZE, prestigioso premio internazionale promosso dalla nota maison romana di gioielli.
Il metaverso non è più una prospettiva lontana e riservata ai soli appassionati di tecnologia. Oggi, questa dimensione virtuale, arricchita dalle più avanzate tecnologie immersive, è sempre più parte del presente e sta trasformando radicalmente il modo in cui i brand interagiscono con i loro consumatori.
Federica Di Carlo, artista già affermata nel panorama italiano e internazionale, torna a stupire con un’opera ambiziosa e visionaria che troverà spazio nel suggestivo sito patrimonio UNESCO della Piana di Giza, tra le iconiche piramidi di Cheope, Chefren e Micerino.
Oltrepassare i limiti quando i confini si sono già diluiti. È questo secondo Sergio Amati, direttore generale Lab Italia, l’approccio vincente per il futuro che ci aspetta ed è questa la filosofia che sta alla base di Intersections, il mega evento in programma a Milano il 29 e 30 ottobre all’Allianz MiCo: due giorni di conferenze, workshop ed esposizioni con speaker internazionali. Per la prima volta Iab forum, forte di una tradizione lunga ventidue anni unisce le forze con If Italian Festival. Un passo indietro? Proprio il contrario: l’idea è proprio quella di mostrarsi ancora più forti. “Non è più solo il nostro forum, ma l’appuntamento di più soggetti che vogliono contare di più, che vogliono fare rete”.
João Enxuto ed Erica Love collaborano a progetti che esaminano le dinamiche di valore e lavoro nelle economie creative. Enxuto ha conseguito un MFA in Fotografia presso il RISD, mentre Love ha ottenuto due lauree presso la Brown University in Economia e Arti Visive, oltre a un MFA presso la UCLA. Insieme, sono stati borsisti al Whitney Museum Independent Study Program e hanno ricevuto una borsa di studio dalla New York Foundation for the Arts (2023 e 2017) e un Creative Capital Andy Warhol Foundation Arts Writers Grant.
Chiunque sia stato sulle Dolomiti negli ultimi anni avrà notato la presenza di moltissimi alberi secchi, in mezzo a foreste dove una volta regnava ininterrotto il colore verde. A causare la morte di tutti questi alberi è il bostrico, un coleottero che si insinua sotto la corteccia degli abeti rossi, bloccando il flusso di linfa vitale e causandone così la morte nell’arco di poco tempo.