QUANTUM LEAP Quantum Leap è una nuova rubrica dove passato e futuro si incontrano in un viaggio tra arte, tecnologia…
Breve storia dello spirito del tempo, o di come le “vibes” sono passate dall’essere il linguaggio emozionale di una comunità affiatata all’alimentare un’intera economia.
B(IA)S Le nuove tecnologie stanno cambiando per sempre il nostro mondo. La domanda è: in meglio o in peggio? Quali…
Un modello di intelligenza artificiale ha mostrato i primi barlumi di “risposte emotive” simil-umane. Calma però, non c’è da allarmarsi. Non stiamo parlando del tipo di situazione che prelude a distopie, estinzioni globali o dittature tech schiaviste: perché la prima reazione emotiva mostrata da un prototipo di machine learning è la noia.
NEXT UP è la rubrica a cura di Beatrice Rainone dedicata a una selezione critica delle iniziative più significative che affrontano i nuovi temi e linguaggi con cui l’arte contemporanea si confronta con la cultura digitale.
NEXT UP DECEMBER 2024 Event Selection I NEXT UP is the column curated by Beatrice Rainone, dedicated to a critical…
CLUSTER Cluster esplora i nuovi sensi che si aggregano attorno a correnti musicali del passato e del presente, alle loro…
Molte aziende cinesi si stanno avventurando nella creazione di “griefbot”, ovvero gli avatar digitali delle persone care defunte. Nel 2013…
A differenza delle grandi invenzioni del passato, che erano tangibili e visibili, gli algoritmi operano in modo opaco, nascosti dietro un complesso linguaggio matematico. In un momento storico in cui queste entità digitali non solo osservano, ma influenzano le nostre vite quotidiane la necessità di fare luce su questi meccanismi è diventata una necessità. Claudio Agosti (vecna) nasce come hacker autodidatta nel secolo scorso, e la parte della sfida che lo affascina è come l’umanità può utilizzare la rete come strumento di liberazione e disintermediazione. Per questo, crittografia, peer to peer, aggiramento della censura e critica al potere nel digitale sono il suo pane quotidiano.
Un cane robot esegue una coreografia mentre un laser proietta su una parete d’acciaio frasi in inglese e in italiano apparentemente indecifrabili. Non siamo in un film di fantascienza, ma al MAXXI, più precisamente al primo piano del museo, nella sala Gian Ferrari, all’interno di un montacarichi. La performance a cui stiamo assistendo, in realtà, fa parte dell’opera ASSENZAHAH ESSENZAHAH (2024), realizzata da Riccardo Benassi per il MAXXI BVLGARI PRIZE, prestigioso premio internazionale promosso dalla nota maison romana di gioielli.