LA RIVOLUZIONE ALGORITMICA Uno sguardo critico e filosofico sull’intelligenza artificiale e la sua influenza su società, cultura e arte. La…
QUANTUM LEAP Quantum Leap è una nuova rubrica dove passato e futuro si incontrano in un viaggio tra arte, tecnologia…
CLUSTER Cluster esplora i nuovi sensi che si aggregano attorno a correnti musicali del passato e del presente, alle loro…
NET ECOLOGY di Laura Cocciolillo Alcune entità fisiche sono talmente estese nel tempo e nello spazio da superare la scala…
B(IA)S Le nuove tecnologie stanno cambiando per sempre il nostro mondo. La domanda è: in meglio o in peggio? Quali…
La promessa originaria di Internet, ossia uno spazio libero e aperto di aggregazione e partecipazione democratica, è stata tradita. È questa la tesi al centro del saggio Riavviare il sistema. Come abbiamo rotto Internet e perché tocca a noi riaggiustarla del giornalista e consulente esperto di media e tecnologia, Valerio Bassan, pubblicato da Chiarelettere nel 2024.
NEXT UP è la rubrica a cura di Beatrice Rainone dedicata a una selezione critica delle iniziative più significative che affrontano i nuovi temi e linguaggi con cui l’arte contemporanea si confronta con la cultura digitale.
Martedì scorso Mark Zuckerberg, amministratore delegato di Meta, ha annunciato la fine del programma di fact-checking su Facebook e Instagram. Al suo posto, ha dichiarato, verrà introdotto un sistema di “Community Notes” già sperimentato su X (l’ex Twitter) sotto la guida di Elon Musk. Questa decisione, circoscritta per ora agli Stati Uniti, ha immediatamente attirato il plauso di Donald Trump e del suo entourage, segnando quello che molti osservatori considerano un vero e proprio riallineamento ideologico tra Meta e il neo-eletto presidente americano.
I netizen utilizzano strumenti video di intelligenza artificiale per “memare” ogni sorta di classico cinese, ma le autorità non sono…
Non molto tempo fa, un caso ha portato all’attenzione pubblica il potenziale impatto negativo dei chatbot. Due genitori hanno denunciato un’azienda AI dopo che l’interazione con uno di essi avrebbe indotto i loro figli a immaginare e discutere dei piani per ucciderli. La vicenda è senza dubbio inquietante, ma è anche lecito supporre che un comportamento simile possa riflettere dinamiche familiari e sociali preesistenti – un dubbio che pare non sia passato per la mente dei due genitori.