MARTINA MACCIANTI_THE BUNKER MAGAZINE_DESIDERIO E INTENZIONALITA_00

Tra noi e la macchina. Simulazione, intenzionalità e desiderio artificiale

In Ghost in the Shell, film d’animazione del 1995 diretto da Mamoru Oshii e basato sull’omonimo manga di Masamune Shirow, il Maggiore Kusanagi si trova spesso a confrontarsi con il suo Ghost, termine che, nell’universo del film, rappresenta quella parte del suo essere che non può essere ridotta alla semplice funzione del corpo o al calcolo delle sue capacità cognitive.

NICCOLOCARRADORI_THEBUNKER_STATO_0

Prove di democrazia computazionale: come l’AI potrebbe farci provare di nuovo fiducia nello Stato.

Un modello di intelligenza artificiale ha mostrato i primi barlumi di “risposte emotive” simil-umane. Calma però, non c’è da allarmarsi. Non stiamo parlando del tipo di situazione che prelude a distopie, estinzioni globali o dittature tech schiaviste: perché la prima reazione emotiva mostrata da un prototipo di machine learning è la noia.

VIOLA GIACALONE_TERZO INCENDIO SEGRETO_THE BUNKER MAGAZINE_00

Un terzo incendio segreto

Tra fiamme e guerre reali e filtri digitali, non riusciamo a metterci d’accordo su quale sia il modo giusto o sbagliato di postare il dolore online, dimenticandoci che i social sono piattaforme strutturalmente ambigue, proprio come noi.

MARTINA MACCIANTI_THE BUNKER MAGAZINE_SYNTAX WAR_00

Syntax War

È di questi giorni la notizia della decisione di Donald Trump di introdurre una lista di parole “bandite”, termini che non dovranno più comparire, o essere sensibilmente ridotti, nei documenti ufficiali, per allinearsi alla sua visione politica.

MATTEO LUPETTI_PLUNDERLUDICS_THE BUNKER MAGAZINE_00

Luigi Mangione è finito in un videogioco

I metagames, metagiochi, sono appunto giochi costruiti su altri giochi. Ma, secondo LeMieux e Boluk, in realtà “i metagiochi sono l’unico tipo di gioco che giochiamo”. Ogni gioco è infatti situato in un contesto che lo influenza e lo modifica, creandoci sopra il metagioco che alla fine noi effettivamente giochiamo, e ogni gioco si inserisce in un assemblaggio di agenti umani e non umani diventando parte di sistemi complessi che non è mai possibile conoscere completamente.

NICCOLO CARRADORI_META_NEWS_THE BUNKER MAGAZINE_00

Fine del Fact-Checking: Meta Abbraccia il Modello Musk tra Libertà di Espressione e Rischio Disinformazione

Martedì scorso Mark Zuckerberg, amministratore delegato di Meta, ha annunciato la fine del programma di fact-checking su Facebook e Instagram. Al suo posto, ha dichiarato, verrà introdotto un sistema di “Community Notes” già sperimentato su X (l’ex Twitter) sotto la guida di Elon Musk. Questa decisione, circoscritta per ora agli Stati Uniti, ha immediatamente attirato il plauso di Donald Trump e del suo entourage, segnando quello che molti osservatori considerano un vero e proprio riallineamento ideologico tra Meta e il neo-eletto presidente americano.

FRANCESCO D'ISA_MEDIA PANIC_THE BUNKER MAGAZINE_00

Media Panic e la Sindrome di Sisifo

Non molto tempo fa, un caso ha portato all’attenzione pubblica il potenziale impatto negativo dei chatbot. Due genitori hanno denunciato un’azienda AI dopo che l’interazione con uno di essi avrebbe indotto i loro figli a immaginare e discutere dei piani per ucciderli. La vicenda è senza dubbio inquietante, ma è anche lecito supporre che un comportamento simile possa riflettere dinamiche familiari e sociali preesistenti – un dubbio che pare non sia passato per la mente dei due genitori.