CLUSTER
I Beatles e il Grammy vinto nel 2025
di Pierluigi Fantozzi
Cluster esplora i nuovi sensi che si aggregano attorno a correnti musicali del passato e del presente, alle loro estetiche e pratiche. Come l’accordo dissonante da cui prende il nome, Cluster metterà in luce contrasti e accordi del rapporto tra suono e le comunità che si costruiscono attorno ad esso.
Nel 1994 Yoko Ono consegnò a Paul McCartney un’audiocassetta con alcune demo di John Lennon risalenti al 1977. McCartney, Harrison e Starr volevano estrarre la voce del cantante morto nel 1980, per pubblicare nuovo materiale dei Beatles. Tra i brani possibili c’erano Free as a Bird e Now and then. Il primo uscì nel 1995, mentre il secondo venne scartato a causa dell’eccessivo rumore di fondo. Nel 2022, con l’evoluzione delle tecnologie digitali e l’avvento dell’AI, è stato possibile separare più efficacemente le tracce audio dell’incisione. Così è stata recuperata la voce di Lennon dalla cassetta e le chitarre di Harrison da una delle registrazioni del ‘95. Now and then ha visto finalmente la luce nel novembre 2023.
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La storia è finita nel migliore dei modi: pochi giorni fa, grazie a questo brano, i Beatles hanno vinto il Grammy Award per la miglior interpretazione rock. Incredibile, soprattutto considerando che la band si è sciolta nel 1970.
L’assegnazione del Grammy ha suscitato alcune polemiche. Di fatto, l’attribuzione del premio sembra costituire un precedente importante: l’industria discografica, rappresentata dalla giuria dei Grammy, non solo sdogana, ma addirittura premia l’interpolazione dell’AI nei contenuti che essa stessa distribuisce.
McCartney ha voluto sottolineare che in Now and Then non è stato usato alcun deepfake: la voce di Lennon e la chitarra di Harrison provengono da registrazioni originali. Diversa è la situazione per la colonna sonora del film Edith, in uscita prossimamente e dedicato alla vita di Edith Piaf. In questo caso, la Warner Music Group, con l’approvazione delle eredi della cantante, sta lavorando per ricreare artificialmente la sua voce.
La Warner può farlo perché, con il beneplacito delle eredi, non si configura alcun furto di proprietà intellettuale: il copyright resta intatto. Anzi, è una scelta conveniente, perché sfrutta il mercato dei nostalgici e risparmia il costo di un’eventuale interprete. D’altronde, si dirà, chi potrebbe interpretare la Piaf meglio della Piaf stessa? E Lennon meglio di Lennon? Nessun reato, quindi, anche perché le leggi a tutela degli artisti (quelli vivi) restano vaghe.
Da arresto (si fa per dire) per ora c’è solo Peter Jackson, che ha diretto il video di Now and then. Un video in cui Lennon e Harrison redivivi sembrano usciti da una grottesca animazione di The Sims.
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Pierluigi Fantozzi
Pierluigi Fantozzi, 1995, è un musicista. Si è laureato all’Accademia Nazionale del Jazz di Siena, conseguendo il titolo magistrale al Conservatorio di Bologna. Clarinettista, ha militato in formazioni jazz, ma ha coltivato un interesse nei confronti della musica elettronica, collaborando anche con Tempo Reale. Dal 2023, entra a far parte del team di Controradio, per cui ha realizzato interviste a importanti figure della scena musicale internazionale. In veste di speaker radiofonico, è alla guida del suo programma “Passabanda”.