CLUSTER
Musica e podcast: la colonna sonora di Indagini
di Pierluigi Fantozzi
Cluster esplora i nuovi sensi che si aggregano attorno a correnti musicali del passato e del presente, alle loro estetiche e pratiche. Come l’accordo dissonante da cui prende il nome, Cluster metterà in luce contrasti e accordi del rapporto tra suono e le comunità che si costruiscono attorno ad esso.
C’è poco da fare: viviamo nell’era dei podcast. Gli ascoltatori aumentano di anno in anno, e contribuiscono ad un business che genera molti posti di lavoro. “Indagini” di Stefano Nazzi de Il Post è fra i più ascoltati d’Italia, e deve la sua popolarità a molti fattori. Tra questi, la colonna sonora firmata da Stefano Tumiati.
Fonico e sound designer, Tumiati è tra coloro che negli ultimi anni si è specializzato nel settore podcast, lavorando stabilmente con Il Post e Factanza Media. Da un anno i brani della colonna sonora sono disponibili su tutte le piattaforme, raccolti nell’album “Crimini”.
Riguardo alla genesi dei brani, Tumiati spiega: “Per Crimini sono partito dal set di suoni che già usavamo in Indagini. Ho cercato di non allontanarmi da quelle sonorità: pianoforte, misterioso, elettronico. In questo lavoro è stato molto prezioso il supporto di Davide Pantaleo, che mi ha aiutato nel mix e nella selezione dei suoni”.
I brani, dai titoli evocativi come Il Fatto, DNA e La Svolta, sembrano direttamente legati alla narrazione delle puntate. Tumiati conferma: “Ci sono alcuni brani che ricorrono in specifiche situazioni narrative. Non succede sempre: dipende dal testo e dal mood di lettura. I titoli richiamano elementi di Indagini e paragrafi delle puntate”.
Il successo della colonna sonora sta anche nella sua capacità di fondere le atmosfere del thriller con un sound design contemporaneo. È stato Tumiati a dare l’impronta iniziale scegliendo la sigla e il primo pacchetto sonoro, ancora un po’ grezzo e troppo legato alle sonorità crime televisive. “Poi, con un lavoro di squadra al Post con Francesco Costa e Yiming Zhou, abbiamo affinato la mira, cercando di differenziarci. Il mood è diventato più nostalgico e intimo in alcuni punti, ed elettronico e ritmato in altri. Abbiamo asciugato i suoni, lasciando l’indispensabile, senza condizionare con musiche troppo malinconiche”.
Il successo dei podcast è tutt’altro che scontato, in un mondo che spesso considera i media audiovisivi predominanti e relega il solo audio a un ruolo secondario. Eppure, a poco più di cento anni dalla prima trasmissione radiofonica in Italia, torna in auge una professione che raccoglie l’eredità del compositore per radiodrammi.
Oggi è tutto diverso, dalla musica all’informazione. Anche Nazzi racconta casi di cronaca nera celeberrimi, ma con un approccio nuovo, cioè senza morbosità; e per questi nuovi linguaggi, serve la giusta colonna sonora.
Pierluigi Fantozzi
Pierluigi Fantozzi, 1995, è un musicista. Si è laureato all’Accademia Nazionale del Jazz di Siena, conseguendo il titolo magistrale al Conservatorio di Bologna. Clarinettista, ha militato in formazioni jazz, ma ha coltivato un interesse nei confronti della musica elettronica, collaborando anche con Tempo Reale. Dal 2023, entra a far parte del team di Controradio, per cui ha realizzato interviste a importanti figure della scena musicale internazionale. In veste di speaker radiofonico, è alla guida del suo programma “Passabanda”.